Astroinformatica

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L’astroinformatica si avvale di tecniche avanzate di programmazione, machine learning e data mining per gestire e analizzare questi dati complessi. Un esempio emblematico è rappresentato dal progetto Pan-STARRS, che ha trasformato il modo in cui identifichiamo e cataloghiamo gli oggetti celesti.

L’astroinformatica gioca un ruolo cruciale nella simulazione e modellizzazione dei fenomeni cosmici, permettendo agli scienziati di testare teorie e comprendere meglio le leggi fisiche che governano l’universo.

L’evoluzione delle tecnologie informatiche continuerà a rivoluzionare il nostro approccio all’astronomia, rendendo l’astro informatica una delle aree più promettenti per la ricerca scientifica futura.

L’esigenza di integrare in un’unica disciplina le conoscenze e le tecniche permettono all’astronomo contemporaneo di manipolare con cognizione i dati, utilizzando lo stato dell’arte della tecnologia informatica.

Simulazione al computer in modalità “live view

Gli elementi chiave dell’astroinformatica nel dettaglio sono:

  1. estrazione e processamento dell’informazione, integrazione di dati da domini e sorgenti eterogenei, rivelazione di eventi, riconoscimento di caratteristiche;
  2. strumenti per analizzare e memorizzare enormi archivi di dati;
  3. rappresentazione della conoscenza, inclusi vocabolari, ontologie, simulazioni, realtà virtuale;
  4. unione di risultati su modelli ed esperimenti;
  5. uso innovativo di ICT (Information & Communication Technology) in applicazioni scientifiche, incluso il supporto alle decisioni, riduzione degli errori, analisi dei risultati;
  6. efficiente utilizzo e gestione dei dati, incluse l’acquisizione e la gestione della conoscenza, modellazione di processi, data mining, acquisizione e disseminazione, presentazione grafica, amministrazione di archivi di dati su larga scala;
  7. interazione uomo-macchina, inclusi progettazione di interfacce, uso e comprensione di agenti per il flusso di analisi delle informazioni, gestione e progettazione di pipeline software;
  8. HPC (High Performance Computing) legato ad applicazioni scientifiche, inclusi calcolo distribuito, trasmissione e supporto alle decisioni in sistema real-time.
  1. ambienti e piattaforme di calcolo distribuito (Grid computingCloud computing);
  2. acquisizione e rappresentazione dati astronomici (time series, datacube, Votable, FITS, CSV (comma-separated values), etc.);
  3. estrazione e catalogazione della conoscenza (BOK, Book of knowledge) da dati grezzi (Database distribuiti);
  4. algoritmi e modelli auto-adattivi (di apprendimento automatico) e statistici per KDD (Knowledge Discovery in Database), Data Analysis, Data processing e Data Mining, (reti neuralialgoritmi geneticiSupport vector machine, metodi basati su statistica bayesiana etc.);

Così come avvenuto in passato per la definizione delle tre leggi della ricerca scientifica (sperimentazione, teoria, simulazioni), ai giorni nostri l’astro-informatica si candida come quarta legge della ricerca scientifica.

L’astro-informatica diviene così disciplina autonoma, in quanto elemento chiave per nuove scoperte in grandi basi di dati, basate su tool standard per l’integrazione, l’esplorazione e la scoperta scientifica in astrofisica.

La Luna in “live view”